martedì 28 febbraio 2012

I MELODICI SEGRETI DI UNA TRABANT A ROGOREDO (CronacaQui 15/11/2011)

Ogni grande città contiene dei magici anfratti, luoghi appartati dove si ha l’impressione che pronunciando un’antica formula segreta, o calpestando la botola di un pozzo oscuro, si possa accedere a dimensioni sconosciute, catapultati in un fantasmagorico viaggio nel tempo. Penso ai campielli veneziani di Corto Maltese, a “Napoli sotterranea” o al “Labirinto dei perduti” di Londra.
A Milano, l’ex metropoli della siderurgia, che proprio fra le carcasse degli stabilimenti dismessi sembra nascondere i segreti del suo sviluppo, o gli echi di contorte trame economiche, provo la stessa sensazione di mistero quando passo vicino ad una delle innumerevoli officine meccaniche della periferia. Sfasciacarrozze, depositi di rottami ferrosi, gommisti: appena ne incontro uno mi chiedo se smontando un carburatore o agitando una tanica di benzina avariata non decolli verso uno stravagante mondo onirico, o un’epoca diversa dalla mia.
Così tre giorni fa in Via Toffetti, nel cuore industriale di Rogoredo, quando scorgo una mezza Trabant station wagon sul tetto di un magazzino di ricambio pezzi, all’improvviso respiro atmosfere da Guerra fredda. Metanopoli e Ponte Lambro diventano Berlino Est e i camionisti spie russe dagli occhi di ghiaccio.


Poi arriva la scoperta clamorosa: un’impiegata esce dal container degli uffici e mi svela che quella vettura è stata utilizzata dagli U2 per girare un imprecisato video-clip. La sommergo di domande, ma non sa rispondermi. Chiedo di parlare col capo, ma non c’è e pare che sia irascibile e geloso del suo reperto. Insomma, dovrò cavarmela da solo, magari sfruttando la sesta “W” del giornalismo, come diceva Marcorè imitando Gianni Riotta: Who, What, When, Where, Why e Wikipedia. Sulla nota enciclopedia leggo che una serie di Trabant fecero da scenografia tra il 1992 e il 1993 allo ZOO TV Tour della band di Bono. Infine sul sito www.macphisto.net verifico che quei modelli hanno gli stessi motivi cromatici dell’esemplare di Rogoredo, e si trovano oggi agli Hardrock Cafe di Berlino e Amsterdam. Lo scoop è fatto, ma rimane ancora un mistero: dov’è finita l’altra mezza Trabant?

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